L'Artista Cy Twombly
CY TWOMBLY
Cy Twombly nel suo atelier. Ph: Francois Halard
Il fascino che emana dalle opere di Cy Twombly (1928 – 2011) non è facile da definire, il loro astrattismo dal carattere infantile tocca aspetti tra i più profondi che uno psicoanalista si trovi a cogliere ed elaborare nel suo lavoro clinico. Le grandi campiture di colore e i grafismi articolano un linguaggio arcaico e sorgivo nel suo farsi parola, laddove il segno è insieme materia, idioma estetico e pittogramma. Nella loro informalità processuale espressiva, le opere di Towmbly esprimono sensazioni diffuse e senza struttura, fioriture e aggregazioni di segni asimbolici in volute ariose e spontanee. La loro bellezza ha qualcosa di mistico, di elevazione musicale sublime, di gesto libero, di contatto profondo.
Le opere ospitate nel sito appartengono a cicli di pittura diversi, a partire dagli anni ’50, quando furono ispirate dall’espressionismo americano di Robert Motherwell e Franz Kline. I viaggi che intraprese in Africa e in Europa lo misero in contatto con i segni traumatici della devastazione bellica. In particolare l’Italia, dove visse gli ultimi anni di vita, rese il suo stile vibrante di grafismi codici e cifre, di impronte allegoriche e di rimandi mitici, addolcendosi lungo gli anni nella decrittazione cromatica e nel simbolismo romantico.